Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento del sovrappeso e di tante patologie ad esso correlate. Tutto ciò nonostante che la presenza di Centri Fitness e di strutture sportive siano decisamente aumentate rispetto ai decenni scorsi. Sono pochissime le persone che non hanno sottoscritto un abbonamento di qualsiasi tipo ad una palestra, ad un centro sportivo o che non pratichi uno sport che sia il Nuoto piuttosto che il Tennis o altro. Con quali risultati? A vedere le nostre spiagge sembra che siano del tutto nulli. Anzi rispetto a 50 anni fa sono decisamente
peggiorate le condizioni fisiche della media della popolazione.
Ma anche dal punto di vista sanitario le cose non sono di certo migliorate. Diabete 2, Sindrome Metabolica, ipercolesterolemia, ipertensione, cardiopatie per non parlare di Mal di schiena, dolori diffusi alle articolazioni, ernie e patologie affinità’. Tutte patologie che con il giusto movimento si sarebbero potute evitare. Insomma il quadro non e’ di certo il migliore che ci si possa aspettare nonostante ci sia una palestra ogni 100 mt , almeno 4-5 circoli sportivi per ogni città’. Qualcuno potrà’ dire che la colpa è in buona parte dell’alimentazione e , sinceramente, non ho dubbi che al 70% questa abbia le sue responsabilità’. Ma un attività’ fisica ben gestita anche in un contesto di cattiva alimentazione dovrebbe e potrebbe fare la differenza. In teoria anche la cultura in materia dovrebbe essere migliorata visto le molteplici riviste che oramai trattano l’argomento Training.
Ognuna di esse propone la propria miscela miracolosa di Fitness ed alimentazione, e come succede solitamente nel nostro paese, ma non solo, tutti oramai , dopo averle letto sono in grado di affermare << Io so cosa fare>> . Ma sarà che ci sia qualcosa di sbagliato in tutto questo? La presunzione che nasce dall’ignoranza e’ dura da sconfiggere anche se una realtà costante della nostra società’. Altro problema in costante crescita e’ l’aumento dei problemi articolari/ossei? Sono sempre di più’, infatti, le persone che si rivolgono a Fisioterapisti/Fisiatri nella speranza di risolvere i loro problemi con un unico risultato: lo risolvono solo sul momento.
A questo punto nasce un interrogativo o sarebbe normale porgerselo: dove si sbaglia? Noi viviamo in un paese molto strano. Nessuno si sognerebbe di prescrivere una cura medica solo per avere letto mensilmente una rivista medica. Nessuno si sognerebbe di fare l’avvocato o l’ingegnere avendo letto delle riviste del settore. Ancora meno dopo aver parlato con l’amico medico/ avvocato/ingegnere. Una conversazione non ci rende esperti, non ci da la conoscenza. Nel settore del Fitness accade , invece , esattamente questo. Tutti istruttori,tutti esperti in alimentazione, tutti professori. Il problema e’ che questo fenomeno non e’ limitato ai non addetti ai lavori ma anche e sopratutto a chi , poi, opera nel settore ed a chi per un motivo o per un altro si e’ dato il ruolo dell’onnipotente e della conoscenza suprema ( i medici). Figure scientifiche molto strane. Nella loro cultura scolastica/universitaria non esiste una materia riguardante l’attività’ motoria tantomeno quella sportiva. Intanto dall’alto del loro pulpito, ignorando il fatto che la loro conoscenza si basa solo sulla lettura di qualche abstract, si permettono il lusso di suggerire cosa fare e cosa non fare. Di contro dobbiamo dire che la preparazione media dell’istruttore è davvero carente, ammesso che ci sia. Spesso gestita e guidata dai passa parola, dai luoghi comuni, dalla mentalità’ culturista e dalla lettura di riviste.
La cultura costa ed un percorso culturale incide non indifferentemente sulle tasche dell’istruttore. Fare l’ISEF, purtroppo oramai diventato ricordo del paleolitico, o Scienze Motorie ha un costo pari a quello di qualsiasi altre facoltà’ sia in termini di tasse universitarie che di libri. Ma queste 2 facoltà’ non sono che il primo passo per potere capire qualcosa sul movimento umano, inteso come sport. Se l’ISEF prepara teoricamente e praticamente un insegnante scolastico, sottolineo scolastico, Scienze Motorie si sofferma solo sugli aspetti teorici e legali. Ecco quindi la necessita’, successivamente ai 2 piani di studio di cui sopra, di partecipare a corsi specifici. Nel territorio nazionale sono presenti vari percorsi formativi per il mondo del Fitness. Ognuno di essi con i suoi principi, la propria ideologia, il proprio credo. FIF, ISSA, NBBF, ELAV, CONI, MSP,UISP,NABBA e tanti altri proponendo le loro scuole di formazione. Ciascuna di esse con metodologie e percorsi differenti e con costi differenti. Possiamo affermare che per capire un poco come ci si deve muovere nell’ambito del Fitness ,intendendo per questo un approccio leggero e non approfondito al movimento, andrebbero fatto un 1*, un 2* livello ed almeno 4-5 seminari ad un costo di almeno 800 euro a corso formativo e possibilmente non soffermasi ad una scuola. Tutto questo per avere solo una prima infarinatura di come si dovrebbe operare. Ma tutto ciò’ poi sarebbe ricompensato? Questa e’ una delle noti più’ dolenti del nostro settore in quanto l’istruttore e’ una figura lavorativa non riconosciuta legalmente e poco remunerata. Partiamo dal principio che chiunque può’ fare l’istruttore in palestra , ancora meglio in un circolo sportivo. Cioè’ legalmente non esiste l’obbligo che l’istruttore abbia un qualsiasi attestato. Importante che nella struttura sia presente almeno un diplomato Isef/Scienze motorie . Questo pone l’utente nelle mani di un qualsiasi sprovveduto il cui livello di conoscenza , nelle migliori delle ipotesi, si ferma ad un corso di uno/due week and. Ma d’altronde quali sono gli stipendi medi di un istruttore? Si passa dai 4 euro ai 7 euro l’ora dei più’ pagati, quando sono pagati. Ovviamente senza contributi assistenziali. Detto questo , secondo voi, che interesse potrebbe avere l’istruttore medio di un centro Fitness ad investire sulla propria formazione almeno 1000-3000 euro l’anno quando mensilmente il suo stipendio medio e’ di 500-600 euro?
La risposta mi sembra tanto ovvia da lasciarla a voi. Ecco quindi che solitamente si trova a gestire una sala fitness una figura non professionale e che sopratutto opera nel settore casualmente e saltuariamente. Abbiamo visto cosa ci aspetta nelle palestre almeno per quanto riguarda l’istruttore, vediamo adesso come sono gestite le palestre. Il proliferare delle stesse ha creato una concorrenza spietata fra le varie strutture. Gli abbonamenti sono al ribasso e per potere essere competitivi occorre risparmiare e rendere semplici e facili l’utilizzo dei vari servizi. Questo in un periodo di pieno sviluppo tecnologico ha dato vita al proliferare di macchine intelligenti ed ultra eleganti in cui all’utente basta sedersi/accomodarsi perché’ il
movimento sia eseguito in barba ai principi propri del movimento fisico. A questo punto ai vari centri Fitness non occorrono più’ tanti istruttori che spiegano come fare e cosa fare ma ne basta qualcuno che indichi , semplicemente, in quale attrezzo sedersi e quale peso inserire.
Run con tv incorporata, Bike con collegamento internet, macchine parlanti etc sono la realtà’ della nuova era del movimento.
La soluzione a questo sfacelo c’e’ ed e’ chiaramente la stessa che esiste per ogni altra attività’. Come detto prima , se devo costruire una casa/edificio mi rivolgo ad un pool di professionisti quali l’ingegnere, l’architetto. Se devo affrontare un problema legale ci affidiamo agli avvocati ed addirittura al civilista se il problema e’ di natura civile o al penalista se e’ di natura penale. Se ho un problema di salute ci affidiamo al medico e scegliamo uno specialista a seconda del problema che abbiamo. Bene! Perché’ se dobbiamo eseguire un attività’ fisica rivolta ad un calo ponderale o ad un recupero da trauma o anche ad un qualsiasi obbiettivo in cui il punto focale e’ il movimento non ci si affida ad un professionista del settore? Questa figura nel settore del Fitness si chiama Personal Trainer. Una figura professionale che ha fatto un percorso formativo negli anni specifico e che investe annualmente , come fa qualsiasi altra figura professionale, sul proprio aggiornamento ed arricchimento. Il motivo per cui dovremmo rivolgersi a lui lo abbiamo visto dovremmo poi discutere sul fatto di come sceglierlo, ma questo sarà’ fonte di discussione futura. Intanto sappiamo che è una figura professionale che ha fatto un percorso culturale e formativo specifico per dare il supporto giusto ai vari quesiti che gli verranno posti. Il suo compito non sarà solo quello di scegliere la strada per risolvere i problemi posti ma anche quello di dare entusiasmo e motivazione alle persone che chiederanno il suo aiuto.
Nel prossimo articolo vedremo 10 buoni motivi per scegliere un Personal Trainer e come sceglierlo.
Perchè affidarsi ad un Personal Trainer
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